Sono le 5:30 di mercoledì mattina quando Francesco, accompagnato da suo figlio, va ad aprire il suo locale nuovo di zecca. Fuori ci sono ancora le piante ricevute in regalo sabato, il giorno dell’inaugurazione della pasticceria gelateria “Giurgola”, situata lungo corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia, a due passi da piazza Municipio. È l’alba, in giro non c’è quasi nessuno. Davanti alla porta d’ingresso del locale c’è qualcosa: qualcuno ha lasciato 4 cartucce di fucile calibro 12 inesplose avvolte in maniera approssimativa nel nastro bianco e rosso, segno che chi ha lasciato quell’infame messaggio l’ha fatto in fretta, lasciando cadere il pacchetto forse mentre camminava, senza fermarsi.

Sul posto ci sono le telecamere di videosorveglianza delle vicine attività commerciali, i cui filmati sono al vaglio della Squadra mobile di Vibo Valentia che ha avviato le indagini.

Hanno aperto la loro attività sul centralissimo corso Vittorio Emanuele di Vibo Valentia da meno di una settimana e già la criminalità organizzata si è fatta sentire recapitando un sinistro messaggio. Ma i titolari non si lasciano intimidire.

«Stavo rassettando il locale quando mio figlio mi ha mostrato l’involucro con i bossoli. Gli ho chiesto se stesse scherzando. Poi è scoppiato a piangere e allora ho realizzato che si trattava di un messaggio intimidatorio». È ancora incredulo Francesco Giurgola, 48 anni, di Vibo Valentia: «Abbiamo aperto da appena quattro giorni e dopo i sacrifici che abbiamo fatto già ci ritroviamo a fare i conti con cose come queste, messe in atto da persone che invece di delinquere dovrebbero prendere una zappa e andare a lavorare la terra», dice stizzito.
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