Domani l’autopsia della ragazzina: era appena tornata dalla Svizzera ad Amaroni per le vacanze estive. Sabato scorso il malore alle giostre e la corsa all’ospedale di Soverato. Poi i tempi lunghi per il trasferimento a Catanzaro. Il dubbio della famiglia: la burocrazia ha rallentato la gestione dell’emergenza?
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La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità sanitarie legate al decesso della dodicenne Carlotta La Croce, originaria di Amaroni. L’indagine, avviata dalla pm Francesca Del Cogliano, segue la denuncia-querela presentata dall’avvocato Arturo Bova, legale dei genitori della giovane vittima. È stata già iscritta la notizia di reato e domani, 30 luglio, alle 10, sarà affidato a Isabella Aquila l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia. I familiari hanno nominato la Katiuscia Bisogni come consulente di parte.
Il malore durante la serata ad Amaroni
Secondo la ricostruzione contenuta nella querela, Carlotta si trovava nella zona delle giostre ad Amaroni, sabato 26 luglio intorno alle ore 22, quando ha accusato un forte dolore dorsale irradiato allo stomaco e un’improvvisa perdita di sensibilità agli arti inferiori. La bambina è stata portata in braccio a casa e subito dopo condotta in auto dai genitori al Pronto Soccorso dell’ospedale di Soverato.
Le prime cure a Soverato e la decisione di trasferirla a Catanzaro
Dopo le prime valutazioni in Pronto Soccorso e una visita nel reparto di Pediatria, i medici hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Catanzaro per effettuare una risonanza magnetica ed approfondire le cause del malore. Carlotta era rientrata proprio quel giorno dalla Svizzera per le vacanze estive in Calabria con la famiglia.
Il ritardo nell’arrivo dell’ambulanza e le richieste dei genitori
Il mezzo di soccorso del 118 incaricato del trasporto era disponibile a Maida, ma l’arrivo a Soverato avrebbe richiesto almeno due ore. Durante la lunga attesa, i genitori hanno notato che le gambe della figlia assumevano una colorazione violacea e hanno riferito la circostanza all’infermiera, che avrebbe rassicurato sostenendo che fosse normale. Poco dopo, Carlotta aveva effettivamente ripreso la sensibilità in una gamba. Nonostante l’insistenza del padre nel voler ricorrere a un’ambulanza privata, la proposta sarebbe stata respinta.
Inoltre, secondo quanto riportato nella denuncia, un’ambulanza del 118 proveniente da Catanzaro e di ritorno senza pazienti si era offerta di effettuare il trasporto, ma anche in questo caso sarebbe arrivato un rifiuto da parte del Pronto Soccorso di Soverato. Il mezzo quindi sarebbe rientrato a Catanzaro vuoto, mentre la famiglia attendeva quello da Maida.
Il peggioramento improvviso all’arrivo a Catanzaro
Quando finalmente è arrivata l’ambulanza da Maida, Carlotta è stata trasportata all’ospedale di Catanzaro. Dopo un consulto con un neurologo in Pronto Soccorso, è stata accompagnata nel reparto di Pediatria. Durante il tragitto nei corridoi del reparto, la bambina ha manifestato difficoltà respiratorie e sembrava perdere conoscenza. Secondo il racconto contenuto nell’atto, la madre ha avvisato il personale sanitario, notando che la figlia sembrava avere convulsioni. Nonostante l’immediata somministrazione di ossigeno, la piccola Carlotta ha smesso improvvisamente di respirare e poco dopo è deceduta.
Gli interrogativi posti dai familiari nella denuncia
Nell’atto di querela, i genitori chiedono che siano chiariti tutti gli aspetti della vicenda: se un trasferimento più rapido avrebbe potuto cambiare l’esito della situazione clinica, se i medici di Catanzaro avrebbero potuto intervenire in maniera più efficace con un arrivo tempestivo, e soprattutto perché non sia stato autorizzato il trasporto con mezzi alternativi, inclusa l’ambulanza vuota del 118 già presente a Soverato.
Il sospetto sollevato è che mere questioni burocratiche abbiano ostacolato una gestione più rapida dell’urgenza. I familiari chiedono che venga fatta piena luce sulla catena di eventi e sulle eventuali responsabilità. L’autopsia prevista per domani rappresenta un primo passo fondamentale per chiarire le cause del decesso e fornire risposte ai tanti dubbi sollevati.